Il cane, come ogni altro essere vivente, ha un’evoluzione celebrale e mentale ed ha bisogno di continui stimoli esterni per accrescere e sviluppare le sue capacità cognitive.
Sono stati fatti molti studi in merito dal Prof. J. Serpell (che ho avuto modo di conoscere personalmente ad uno stage), comportamentista e specialista nell’istruzione e nella formazione di cani per ciechi e Rettore dell’Università Veterinaria negli Sati Uniti. Altri studi hanno dimostrato che l’insufficienza di stimoli contribuisce in modo significativo allo sviluppo di problemi di comportamento del cane. L’attività fisica è certamente indispensabile e dovremo attentamente valutare se quella che stiamo fornendo al nostro cane è sufficiente, considerando l’età, la razza e le caratteristiche individuali: stimolare la mente dei nostri cani, d’altro canto, è altrettanto importante.
In particolare il gioco non ha soltanto uno scopo ludico fine a se stesso, ma è fondamentale per il graduale sviluppo della mente del cane e delle sue capacità di apprendimento e di ragionamento, in quanto il gioco si concretizza nello svolgimento di attività che soddisfano e gratificano il cane stesso.
Il gioco con il cane, affinché sia anche uno stimolo alla sua crescita mentale, non deve mai essere ripetuto meccanicamente come esercizio, altrimenti a lungo andare perde le caratteristiche di naturalezza e complicità trasmesse al nostro amico dal nostro status mentale di completa apertura.
In base alla mia esperienza di Educatore Cinofilo, posso affermare che l’insegnamento del gioco agli allievi è una delle cose più difficili che ci siano, perché comunque è necessaria un’apertura mentale che porta a comportarsi in modo naturale e complice e non artefatto! Questo metodo permetterà al nostro cane di percepire il nostro atteggiamento come propositivo verso l’attività ludica che andiamo a svolgere.
Durante questi anni ho notato che utilizzare il gioco al posto del cibo come stimolo per l’educazione del cane, sia nell’ambito delle attività di educazione di base sia nell’ambito di qualunque altra attività sportiva, consente al cane di essere meno dipendente e lo predispone a prendere decisioni proprie per risolvere determinati problemi.
Vi sono davvero molti giochi che si possono fare con i nostri amici a 4 zampe, dal “tira e molla”, allo stimolo audio-visivo con gli oggetti che suonano, dalle palline usate come preda, al lancio del frisbee….ecc.ecc. Oltre ai classici giochi esistono i giochi “mentali”, che consistono in veri e propri rompicapi, dal più semplice al più complicato, che fanno svolgere al cane dei movimenti (completamente autonomi e senza il nostro aiuto) al fine di riuscire a trovare cibo o altro, soddisfacendo e gratificando il soggetto che impara questi movimenti, dapprima non usuali, in autonomia: in tal modo il cane rafforza la sua autostima percependo di aver raggiunto lo scopo e quindi il premio desiderato.
I giochi di attivazione mentale sono importanti quindi perché il cane impara a risolvere i problemi in maniera autonoma, impara a ragionare, a riflettere, a concentrarsi ed a trovare soluzioni sempre più ingegnose; stancano mentalmente, ma in modo positivo. Tali giochi inoltre sono utilissimi per i cani particolarmente vivaci e attivi ma non solo: infatti sono spesso consigliati a quei cani che non hanno modo di sfogarsi come tutti gli altri perché affetti da qualche patologia (es. displasia). Il cane durante questi giochi non deve essere mai lasciato solo, in quanto è necessario evitare che si deluda non riuscendo a raggiungere lo scopo prefissato. Per questo è importante iniziare dai giochi più semplici per poi aumentare la difficoltà.